Saggi microbiologici

Determination of biologically active substances using microorganisms

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Saggi microbiologici

L’utilizzo di microorganismi per la determinazione delle sostanze biologicamente attive è ormai ben collaudato. Grazie a esso è possibile rilevare in maniera affidabile la presenza di vitamine del gruppo B e di antibiotici.

I microorganismi si sviluppano solamente in determinate condizioni: alcuni batteri, per esempio, richiedono uno specifico valore del pH, un determinato intervallo di temperature e uno specifico nutriente per poter crescere. I test analitici sfruttano queste peculiarità a proprio vantaggio.

VitaFast® – piastra microbiologica per la determinazione della concentrazione delle vitamine

Le piastre per microtitolazione microbiologica per la linea di prodotti VitaFast® sono test semplici che possono essere utilizzati per determinare il contenuto vitaminico di alimenti, bibite, mangimi e prodotti farmaceutici. La vitamina viene estratta dal campione per essere analizzata. L’estratto viene diluito e, insieme a un mezzo di coltura, miscelato nei pozzetti della micropiastra che sono rivestiti con uno specifico microorganismo. Se la vitamina in questione è presente nel campione, questo microorganismo continuerà a crescere fino all’esaurimento delle scorte di vitamina. Dopo un periodo di incubazione, la crescita microbiologica viene misurata come torbidità e confrontata con una serie di concentrazioni standard. La misurazione è effettuata da un lettore per micropiastre.

Premi®Test – un test di screening microbiologico rapido per la rilevazione degli antibiotici

Premi®Test è un test di screening microbiologico per la rilevazione dei residui di antibiotici negli alimenti e nei mangimi animali in meno di quattro ore. Il test permette di effettuare uno screening semplice e rapido di carne (di manzo, suina, avicola), pesce, scampi, uova, fegato, rene, urina e mangimi animali per verificare la presenza di antibiotici quali beta-lattamici, cefalosporine, macrolidi, tetracicline, sulfamidici, amminoglicosidi, chinoloni, amfenicoli e polipeptidici e può essere utilizzato lungo l’intera catena produttiva, a partire dai macelli fino alle aziende di trasformazione delle carni e ai laboratori analitici.

Il test si basa sulla sensibilità di Bacillus stearothermophilus, un batterio termofilo, per le sostanze antimicrobiche. Un numero di spore definito viene introdotto nell’agar nutritivo contenuto nelle fiale. Se il campione analizzato è privo di residui di antibiotici, le spore germinano durante le tre ore della fase di incubazione e producono un acido durante la successiva fase di crescita. Ciò determina una diminuzione del pH e un mutamento del colore (dal viola iniziale al giallo) dell’indicatore del pH contenuto nell’agar, il bromocresolo. Se invece il campione analizzato contiene residui di antibiotici la germinazione delle spore è inibita e il colore viola delle fiale non cambia dopo l’incubazione.