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Analiti

Pubblicazioni: una ricca fonte di metodi convalidati per le micotossine

Storicamente i metodi analitici destinati a essere utilizzati a fini normativi, i cosiddetti “Metodi ufficiali”, erano il risultato di uno studio collaborativo interlaboratorio completo. Tali studi hanno portato alla pubblicazione di 14 metodi AOAC First Action per le micotossine dal 1999, l’ultimo dei quali, 10 anni fa, riguardava le aflatossine negli oli alimentari (2013.05).

Riconoscere che gli studi collaborativi richiedono molto tempo e sono costosi da intraprendere si è rivelato un disincentivo significativo negli ultimi anni. A differenza dell’AOAC International, l’ente europeo di standardizzazione CEN ha avviato un programma molto attivo di pubblicazioni di standard sulle micotossine derivanti da studi interlaboratorio. Tuttavia, questo programma è stato finanziato in larga misura dalla Commissione Europea.

Le norme CEN per le micotossine

Questo programma ha avuto come obiettivo principale lo sviluppo di norme CEN a sostegno dei limiti normativi dell’UE per le micotossine. La maggior parte delle combinazioni micotossina/matrice è ora coperta da norme CEN. Il programma CEN è stato recentemente esteso per includere alcune micotossine, come le tossine dell’Alternaria, che sono state oggetto di studio, ma per le quali non sono ancora stati fissati limiti normativi.

In totale esistono 41 norme CEN per le micotossine, 5 delle quali definiscono i criteri di prestazione dei metodi adottati dal CEN. Alcune forniscono altre raccomandazioni, come la gestione di campioni di grandi dimensioni per garantire l’omogeneizzazione e l’estrazione efficiente.

20 norme CEN, risalenti al periodo compreso tra il 2003 e il 2020, utilizzano la purificazione con colonne ad immunoaffinità (IAC); molte colonne sono state fornite, ai partecipanti allo studio, da R-Biopharm.

I metodi SLV per le micotossine

Negli ultimi 10 anni è aumentata la consapevolezza delle difficoltà di condurre studi interlaboratorio e la conseguente accettazione di metodi derivati dalla convalida di un singolo laboratorio (SLV). Le riviste scientifiche che riportano dati di indagine sulla presenza di micotossine hanno imposto alle riviste di verificare i loro risultati fornendo dati di convalida del metodo. Si tratta principalmente di dati di recupero e di precisione, nonché di altre prove della performance del metodo, come l’analisi di materiali di riferimento e la partecipazione a proficiency testing. Una ricerca, in letteratura, di articoli sottoposti a revisione paritaria dal 2009 al 2023 che utilizzavano le colonne IAC di R-Biopharm ha rivelato un totale di 62 articoli di indagine sulle micotossine che riportavano dati SLV.

I metodi stessi non sono sempre nuovi, ma questa letteratura fornisce una ricca fonte di metodi SLV che coprono una varietà di matrici diverse e che non sono riportati nei metodi ufficiali. Si possono trovare metodi convalidati per le aflatossine in alimenti tradizionali provenienti da Turchia e India, semi di chia, siero di latte e prodotti a base di siero di latte, tortilla e numerosi altri prodotti alimentari meno comuni. Sono stati anche riportati metodi per l’analisi sia delle aflatossine che dell’ocratossina A nel materiale vegetale della cannabis, nelle resine, nei vapori, negli isolati e nei prodotti commestibili derivati dalla cannabis. Una raccolta di questi metodi potrebbe costituire una risorsa preziosa per chi si occupa di sorveglianza delle micotossine negli alimenti e nei mangimi.

Vuoi ricevere maggiori informazioni? Contatta il team di R-Biopharm Italia.