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Semplifica la ricerca degli allergeni nei prodotti ittici
I frutti di mare contribuiscono in modo significativo all’alimentazione e alla salute umana. Il crescente commercio globale di frutti di mare e dei loro prodotti ne ha aumentato la popolarità e il consumo in tutto il mondo. D’altro canto, le allergie ai frutti di mare colpiscono milioni di persone e sono tra le allergie alimentari più comuni soprattutto negli adulti. Queste allergie, che comprendono reazioni al pesce, ai molluschi (come calamari, vongole e ostriche) e ai crostacei (come gamberi e granchi), possono portare a reazioni gravi e pericolose per la vita, come l’anafilassi.
Dal momento che i frutti di mare sono ampiamente utilizzati in molti alimenti trasformati, evitarli nella propria dieta dipende in larga misura dall’accuratezza dell’etichettatura degli alimenti. Gli enti normativi di molti Paesi hanno introdotto leggi severe sull’etichettatura che impongono ai produttori di dichiarare la presenza di allergeni come il pesce e i crostacei. Per i produttori di alimenti, garantire che i prodotti siano privi di allergeni non dichiarati è fondamentale per proteggere la salute dei consumatori e rispettare le sempre più severe normative sulla sicurezza alimentare.
Perché i test sui frutti di mare come allergeni sono importanti
La sfida per i produttori risiede nella complessità delle catene di approvvigionamento globale dei prodotti ittici. La presenza di frutti di mare come allergeni non si limita a fonti ovvie come i filetti di pesce o le crab cakes (polpette di polpa di granchio). Poiché i frutti di mare sono sempre più utilizzati come agenti aromatizzanti, i rischi di contaminazione possono insorgere durante lo stoccaggio, il trasporto o la lavorazione. Inoltre, la crescente popolarità della cucina fusion e dei sapori internazionali ha portato a un aumento dell’uso dei frutti di mare negli alimenti trasformati. Prodotti come la salsa Worcestershire, i condimenti per insalata Caesar (spesso a base di acciughe) e i dadi da brodo possono contenere inaspettatamente derivati del pesce. Senza test rigorosi, questi allergeni nascosti possono facilmente passare inosservati.
Esempi di alimenti trasformati a rischio:
- Zuppe e salse pronte: la salsa di pesce e la pasta di acciughe sono ingredienti comuni di brodi e condimenti
- Piatti asiatici: sushi, dim sum e piatti saltati in padella spesso includono gamberi, calamari o pesce
- Snack e patatine: gli snack a base di alghe e le patatine aromatizzate possono contenere tracce di frutti di mare o subire una contaminazione incrociata durante la produzione
- Carni lavorate: il surimi, un prodotto a base di pesce, è spesso usato per imitare il granchio e altri alimenti trasformati
- Alimenti congelati o impanati: prodotti come bastoncini di pesce o calamari ripieni
La contaminazione crociata è un altro problema critico. Le linee di lavorazione condivise per i prodotti ittici e non, come le verdure surgelate o gli snack, possono introdurre residui allergenici. I residui di frutti di mare possono finire inavvertitamente in prodotti apparentemente non correlati come:
- prodotti da forno: attrezzature condivise possono portare a tracce di pesce o crostacei nel pane o nei dolci
- alternative vegetali o vegane: le fabbriche che lavorano sia frutti di mare che prodotti proteici alternativi rischiano il contatto durante la produzione
- prodotti confezionati: patatine, cracker o snack lavorati in impianti che trattano frutti di mare
Screening per pesci, crostacei e molluschi
Una sfida importante nella rilevazione degli allergeni può essere rappresentata dalla preparazione del campione e dal metodo di estrazione per ciascun allergene o matrice alimentare. Alcuni metodi richiedono un protocollo di estrazione specifico per ogni allergene e possono variare in modo significativo. La real-time PCR utilizza procedure standardizzate per più allergeni e tipi di alimenti e un campione di DNA estratto può essere utilizzato per diversi cicli di real-time PCR. Inoltre, l’impostazione della real-time PCR e i profili termici sono uniformi, garantendo la coerenza e consentendo l’esecuzione simultanea di diversi kit multiplex.
Il kit SureFood® ALLERGEN di R-Biopharm
Il nuovo kit real-time PCR multiplex SureFood® ALLERGEN 4plex SEAFOOD semplifica il controllo rilevando pesci, crostacei e molluschi in un’unica analisi. Ciò consente di risparmiare tempo e di ridurre gli errori e la necessità di eseguire più test, offrendo una soluzione semplificata per lo screening qualitativo degli allergeni.
Per coloro che sono interessati ad approfondire i test sugli allergeni, il test di screening può essere abbinato ai kit duplex SureFood® ALLERGEN real-time PCR per l’analisi quantitativa di pesci, crostacei o molluschi. Questi kit consentono di misurare le sostanze allergeniche/kg di campioni alimentari quando sono abbinati al materiale di riferimento SureFood® QUANTARD Allergen 40.
Le persone allergiche ai crostacei o agli acari della polvere possono avere reazioni simili quando consumano le proteine degli insetti. Pertanto, una dichiarazione che lo indichi, deve essere ben visibile vicino all’elenco degli ingredienti. Per garantire che un prodotto non contenga insetti, i laboratori possono utilizzare il test real-time PCR SureFood® ALLERGEN Insects per rilevare il DNA degli insetti negli alimenti.
Contatta il team di R-Biopharm Italia per avere maggiori informazioni sui kit SureFood® ALLERGEN real-time PCR: