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FDA definisce il “senza glutine” per l’etichettatura degli alimenti
Finalmente la FDA (US Food and Drug Administration) ha pubblicato un nuovo regolamento sulla quantità di glutine che può essere presente negli alimenti commercializzati come “senza glutine”. Il limite è stato fissato a 20 ppm (parti per milione). Come molti altri paesi, gli Stati Uniti ha seguito anche le raccomandazioni del Codex Alimentarius.
Per l’attuazione di tali regolamenti, la FDA raccomanda di utilizzare metodi scientificamente validi che siano stati sottoposti a uno studio inter-laboratorio indipendente, dove i risultati vengono poi pubblicati nelle recensioni della letteratura scientifica. Dal momento che il kit RIDASCREEN® Gliadin (R7001) soddisfa questi requisiti, la FDA userà questo sistema ELISA a sandwich basato sull’anticorpo R5 per il programma di attuazione. Il kit ELISA R5 Mendez RIDASCREEN® Gliadin è validato Codex Type I Method; AOAC-RI (120601) e AOAC-OMA (First Action 2012.01).
FDA, USDA e TTB condividono responsabilità sulla regolamentazione di cibi e bevande negli Stati Uniti. La TTB (The Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau) è responsabile per l’etichettatura delle birre a base di malto d’orzo e luppolo. Nella sentenza TTB 2012-2 si raccomanda di utilizzare il metodo R5 Mendez ELISA competitivo per le birre. RIDASCREEN® Gliadin competitive è quindi il metodo di scelta per i prodotti fermentati come le birre.
La dichiarazione dell’eventuale presenza di glutine è molto importante, perché l’assunzione di glutine a può causare celiachia in pazienti predisposti. Tale condizione provoca una reazione immunitaria che può portare a gravi problemi di salute, dovuti alla ridotta captazione di nutrienti dal sistema intestinale.
La FDA regola il glutine come contaminante che deve essere etichettato. Secondo il regolamento sull’etichettatura degli allergeni nel FALCPA (US Food Labeling e Consumer Protection Act) è stato etichettato, fino ad ora, solo il grano. Tuttavia di grano non è l’unico cereale a contenere glutine; anche segale e orzo contengono glutine come fonte di contaminazione incrociata. Entro un anno, i produttori dovranno soddisfare lo standard e testare i loro prodotti.
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