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Aggiornamento della normativa sull’ Ocratossina A

Mycotoxins in pistaccios

L’ocratossina A (OTA) è un metabolita secondario prodotto da diversi funghi che possono contaminare una vasta gamma di prodotti agricoli dopo il raccolto, durante l’essiccazione e lo stoccaggio. Inizialmente si pensava che fosse un problema per lo più limitato ai cereali (come grano, orzo e avena) ma nel corso degli anni si è scoperto che molti altri prodotti agricoli possono essere contaminati da OTA. Ad esempio, la frutta secca, le spezie, il caffè e le fave di cacao sono materie prime che risultano spesso contaminati. Diverse spezie (tra cui il peperoncino essiccato, il peperoncino in polvere, il pepe nero, il coriandolo, lo zenzero, il pepe di cayenna, la curcuma e la noce moscata) sono risultate contaminate da OTA.

La stabilità dell’OTA fa sì che tale micotossina possa essere trasferita a birra e vino, a partire da cereali e uva contaminati, sopravvivendo alla fermentazione. L’OTA può resistere a diversi tipi di trattamento termico e può essere rilevata, a bassi livelli, anche nel caffè tostato, nel caffè solubile in polvere e nei prodotti derivati ​​dal cacao come il cacao in polvere e il cioccolato da bere. Se i cereali sono contaminati da OTA, anche il trasferimento ad alimenti per l’infanzia a base di cereali può costituire un grave problema per la sicurezza del consumatore.

Inoltre, i mangimi a base di cereali contaminati con OTA possono essere potenzialmente dannosi per alcune specie di animali sensibili, come i suini. L’OTA può anche essere trasferita dal mangime ai prodotti di origine animale, come frattaglie e sanguinacci, destinati al consumo umano.

Da un punto di vista economico, spezie, caffè, cacao, vino e birra sono prodotti di alto valore e le perdite dovute alla contaminazione da OTA possono essere finanziariamente significative per l’industria alimentare. Sebbene esistano misure che il settore agricolo può adottare per ridurre al minimo le infezioni fungine e la contaminazione da OTA, è comunque importante che venga adottato un monitoraggio di routine per garantire che siano state rispettate le buone pratiche agricole e che siano siano mantenuti elevati standard di sicurezza alimentare.

La normativa sull’ OTA

I primi regolamenti sull’ OTA erano stati introdotti nel 2006 dall’UE (regolamento 1881/2006 CE) ed erano limitati a cereali e derivati, frutti di vite essiccati, caffè e prodotti derivati, succo d’uva e vino. Dal 2006 sono state successivamente apportate tre modifiche al regolamento 1881/2006 per coprire specifiche spezie e nel 2010 la liquirizia. Nel 2012 e nel 2015, sono stati modificati i limiti per le spezie. Vi è inoltre un ulteriore emendamento al regolamento 1881/2006, ovvero il Reg.  1370/2022 che include i livelli di OTA per cereali da colazione, bevande analcoliche al malto, glutine di frumento, succo di datteri, erbe essiccate, varie radici per infusi di erbe, vari semi, pistacchi e polvere di cacao. I nuovi limiti vanno da 0,5 µg/kg per alimenti trasformati a base di cereali per lattanti e bambini a 80 µg/kg per l’estratto di liquirizia utilizzato nelle bevande e nei dolciumi. La maggior parte dei limiti è compresa tra 2 e 8 µg/kg per i prodotti a base di cereali, frutta secca, vino, succhi, semi, pistacchi, cacao e caffè. Insieme ai limiti massimi per le aflatossine, questi limiti espressi in ppb per l’OTA sono tra i più bassi per le micotossine e ottenere misurazioni accurate (in particolare alla luce della complessità di alcune matrici come spezie, caffè e cacao), rappresenta una sfida per molti laboratori di analisi.

Cosa può fare R-Biopharm per aiutarti

Tecniche analitiche accurate ed affidabili sono essenziali per supportare queste normative. I metodi di analisi che utilizzano le colonne di immunoaffinità si sono dimostrati adatti a tale scopo e sono stati approvati come metodi ufficiali per l’analisi OTA sia dal CEN che dall’AOAC International.

Indipendentemente dal kit, tutte le colonne ad immunoaffinità di R-Biopharm contengono anticorpi monoclonali specifici per la micotossina di interesse. Il campione viene estratto e diluito prima di essere applicato alla colonna. Il filtrato viene fatto passare lentamente attraverso la colonna di immunoaffinità per consentire alla tossina di legarsi agli anticorpi all’interno del gel. L’anticorpo isola e concentra le micotossine di interesse. La colonna viene lavata con acqua o un tampone adatto in modo tale che il materiale che non si è legato agli anticorpi possa essere rimosso dalla colonna. La fase finale è l’eluizione in cui un solvente appropriato viene fatto passare attraverso la colonna rompendo i legami tra la tossina legata e l’anticorpo rilasciando la tossina per l’iniezione nel sistema scelto per il rilevamento.

Va tuttavia notato che non tutte le colonne ad immunoaffinità si comportano allo stesso modo. Le prestazioni di una colonna ad immunoaffinità dipendono dagli anticorpi e dal metodo di purificazione complessivo utilizzato. L’uso di un’ affidabile colonna ad immunoaffinità è fondamentale per garantire risultati accurati e può contribuire a ridurre il numero di campioni da rianalizzare a causa di una cromatografia poco chiara e risultati non soddisfacenti. 

Le colonne ad immunoaffinità sono disponibili da molti anni, tuttavia, i requisiti di analisi stanno cambiando e l’utilizzo di colonne multi-tossina potrebbe essere considerato una valida alternativa. Ciò si riflette anche nei metodi ufficiali. Il CEN sta valutando un metodo multiplo (EN 17641) per la determinazione di undici micotossine, compreso l’OTA, in vari alimenti senza purificazione prima della determinazione LC-MS/MS. Tuttavia, è necessaria una purificazione specifica con la colonna di immunoaffinità per le aflatossine e l’ocratossina negli alimenti per l’infanzia (ad esempio, cereali per l’infanzia, polveri a base di latte), spezie, frutta secca e noci. Questa approvazione per l’utilizzo di una IAC di purificazione, si è dimostrato essenziale per matrici complesse nonostante l’elevata specificità della determinazione mediante LC-MS/MS. R-Biopharm è in grado di garantirti consulenza e supporto applicativo per aiutarti a trovare la soluzione analitica più adatta a soddisfare il flusso di lavoro e le esigenze del tuo laboratorio, ottenendo la massima produttività. 

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