Recent news in Food & Feed Analysis
- Home
- /
- Brettanomyces nel vino: come...
Brettanomyces nel vino: come rilevare il deterioramento del lievito
I lieviti Brettanomyces provocano il cosiddetto “Brett” off-flavour: un odore sgradevole di cavallo, cuoio, sudore o persino urina. La rilevazione precoce di una possibile contaminazione è di grande importanza per i viticoltori.
Dekkera bruxellensis (noto anche come Brettanomyces bruxellensis o “Brett” in breve) è considerato il più importante lievito di deterioramento nel vino rosso. I fenoli 4-EP e 4-EG prodotti dal lievito causano difetti del vino che difficilmente possono essere rimossi. Se la nota “Brett” è troppo intensa, gli enologi devono decidere se miscelare o addirittura scartare il vino con conseguenti danni economici. Tuttavia Brettanomyces, se presente a basse concentrazioni, può essere utile perché aggiunge complessità ai semplici vini rossi. In ogni caso, è necessaria molta cautela dal momento che il lievito può diffondersi rapidamente all’interno degli impianti di produzione e contaminare altri prodotti.
Il rilevamento di una possibile contaminazione da Brettanomyces è quindi di fondamentale importanza per la garanzia della qualità durante la produzione del vino. Spesso vengono utilizzati i metodi di rilevazione microbiologica tradizionali, che sono economici ma forniscono risultati solo dopo circa 2 settimane. Nel nostro video, Ronald Niemeijer presenta un metodo di rilevamento molto più veloce e preciso: https://www.youtube.com/watch?v=czy1Hdmvvv4
Rilevazione di Brettanomyces grazie ai kit GEN-IAL® QuickGEN
Il principale vantaggio dei test qPCR sono i tempi di attesa per i risultati, disponibili in poco tempo. Tuttavia, dal momento che la procedura analitica è relativamente complessa, i test qPCR sono stati per lungo tempo utilizzati solo nell’ambito della ricerca. I moderni kit GEN-IAL® QuickGEN sono molto più intuitivi e possono essere eseguiti anche da piccoli laboratori enologici e da principianti della PCR. Grazie ad una preparazione del DNA senza pre-arricchimento, ai tubi pre-riempiti e ai comodi template per i termociclatori, le fasi di lavoro sono ridotte al minimo e la procedura analitica è estremamente semplificata. Le analisi possono quindi essere eseguite in modo più rapido e conveniente rispetto ai test PCR convenzionali. Inoltre, grazie al formato del kit che necessita di pochi reagenti e strumenti aggiuntivi, il rischio di contaminazione è ridotto al minimo. Infine il risultato è già disponibile entro 2 ore – qualitativamente o anche quantitativamente (CFU / ml) se si utilizza un controllo o una curva standard.
GEN-IAL® QuickGEN Dekkera bruxellensis
- Risultati veloci in sole 2 ore
- Altamente specifico
- Procedura analitica semplificata
- Adatto anche per piccoli laboratori
- Analisi qualitativa e quantitativa