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Analiti

Farine animali e identificazione di specie

Per la tutela del consumatore e degli animali, il laboratorio di riferimento dell’UE per le proteine animali nei mangimi (EURL-AP) ha convalidato un nuovo metodo diagnostico basato sul DNA (PCR) in grado di rilevare eventuale materiale dei ruminanti nei mangimi.  Per rispondere a tale esigenza, R-Biopharm propone kit RT-PCR modulabili che permettono di rilevare tutte le principali specie animali in un’unica seduta analitica.

Utilizzo di farine animali nei mangimi

Negli anni ’80, nel Regno Unito, a seguito della comparsa di una nuova malattia dei bovini nota come BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina) venne fatto divieto assoluto di utilizzare le farine animali nell’alimentazione zootecnica e venne proibito il consumo umano dei cosiddetti “organi a rischio” (cervello, milza e bistecche con osso, in quanto potenzialmente contaminato dal midollo spinale). Si registrarono, infatti, anche alcuni casi di infezione umana che vennero associati proprio al consumo di tessuti di bovini infetti. Le misure adottate sono risultate molto efficaci e, di fatto, la BSE nei bovini è stata eradicata.

Così nel 2013 la Commissione europea ha deciso di consentire nuovamente l’impiego delle farine animali, con esclusione di quelle ottenute dai ruminanti (bovini e ovini), nella preparazione dei mangimi.

Per la tutela del consumatore e degli animali il laboratorio di riferimento dell’UE per le proteine animali nei mangimi (EURL-AP) ha convalidato un nuovo metodo diagnostico basato sul DNA (PCR) in grado di rilevare eventuale materiale dei ruminanti nei mangimi.

Nel giugno 2021 la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo ha modificato nuovamente la regolamentazione sull’uso delle farine animali permettendone nuovi usi.

In particolare:

  • proteine ​​animali trasformate (PAP) di suino nei mangimi per avicoli;
  • PAP di avicoli nei mangimi per suini;
  • gelatina e collagene da ruminanti nell’alimentazione degli animali d’allevamento non ruminanti;
  • PAP da insetti nei mangimi per avicoli e suini;

Rimane ancora in vigore il divieto del “riciclaggio intraspecie” e dell’uso della PAP nei mangimi per ruminanti.

Metodo RT-PCR per l’identificazione di specie animale

Per rispondere a tali esigenze R-Biopharm propone kit RT-PCR modulabili che permettono di rilevare tutte le principali specie animali di interesse in un’ unica seduta analitica.

A seconda delle esigenze del proprio laboratorio e dei parametri da analizzare, è possibile scegliere il kit più adatto.

A catalogo sono infatti disponibili sia kit per singoli parametri (bovino, suino, ovino, ecc..) sia kit multiplex per una identificazione rapida delle principali specie animali (manzo/capra/pecora, suino/pollo/tacchino, ecc…) in un’unica corsa PCR.

Sono inoltre disponibili kit RT-PCR di tipo quantitativo.

Elenco prodotti SureFood® ANIMAL 

Il flusso di lavoro è ottimizzato in ogni passaggio dall’estrazione del DNA alla lettura dei risultati.

L’estrazione può essere eseguita con il kit SureFood® PREP Advanced oppure con il nuovo estrattore automatico M8 che riduce al minimo il tempo lavoro dell’operatore ottimizzando le rese di estrazione.
Grazie al profilo termico unico, i kit SureFood® ANIMAL possono essere analizzati in un’unica sessione PCR in abbinamento al termociclatore RIDA®CYCLER o con i principali strumenti in commercio.

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