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Residui di antibiotici: quanto sono contaminati gli alimenti?

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Quando si tratta di sicurezza alimentare, i consumatori in Germania si preoccupano maggiormente dei residui di antibiotici, come mostra un sondaggio. È una preoccupazione legittima? Quanto è grande il pericolo?

Secondo l’attuale indagine sui consumatori Verbrauchermonitor dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR), i consumatori ritengono che gli alimenti siano generalmente sicuri. Tuttavia, la maggior parte delle persone è preoccupata per i residui di antibiotici e le resistenze – anche più di quanto non si preoccupino per micro particelle di plastica, residui di pesticidi, glifosato, micotossine o Salmonella. In effetti, gli antibiotici nella catena alimentare sono un ben noto problema da diversi anni. Nella zootecnia industriale, gli animali sono spesso trattati con antibiotici, che possono ritrovarsi come residui nei prodotti di origine animale se usati in modo errato. Il consumo di alimenti contaminati è un rischio per la salute. E ci sono altri problemi, come spiega Ronald Niemeijer nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=uSpu-RyNjzUQuindi quanti antibiotici ci sono nei nostri prodotti alimentari? Nessun residuo, a condizione che il farmaco sia usato correttamente nel bestiame e che venga rispettato il periodo di attesa previsto dalla legge prima della macellazione. Gli antibiotici formano residui solo se usati in modo errato o eccessivo. Gli alimenti potenzialmente contaminati includono pesce e frutti di mare, carne, frattaglie, latte, uova e miele. Tuttavia, i prodotti alimentari di origine animale vengono attentamente monitorati e, nel complesso, le autorità alimentari di controllo trovano solo raramente residui di antibiotici negli alimenti. Ad esempio, il sistema europeo di allarme rapido per alimenti e mangimi, RASFF, ha pubblicato 42 notifiche sui residui di antibiotici negli alimenti nel 2019. In confronto: le micotossine sono state responsabili di 534 notifiche nello stesso periodo e la Salmonella ha persino raggiunto 811 notifiche.[vc_line_chart x_values=”2010; 2011; 2012; 2013; 2014; 2015; 2016; 2017 ; 2018 ; 2019″ values=”%5B%7B%22title%22%3A%22RASFF%20notifications%20in%20connection%20with%20antibiotics%22%2C%22y_values%22%3A%2272%3B%2085%3B%2053%3B%2086%3B%2095%3B%2056%3B%2041%3B%2063%20%3B%2045%20%3B%2042%22%2C%22color%22%3A%22orange%22%7D%5D”]Il problema principale con gli antibiotici non è tanto la presenza di residui negli alimenti, ma lo sviluppo di resistenze. Ogni uso di antibiotici comporta il rischio che i batteri sviluppino resistenza ai farmaci e successivamente diventino incontrollabili, in particolare quando si tratta di multi-resistenze. Pertanto, le infezioni batteriche potrebbero non essere più curabili in futuro e spesso essere fatali. L’uso responsabile degli antibiotici è quindi cruciale, sia in medicina veterinaria che umana.

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